3 febbraio 2010

Il Cimento dell'Armonia e dell'Invenzione. Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi

Le Quattro Stagioni, composte da Antonio Vivaldi nel 1725, sono quattro Concerti per violino e orchestra, tratti dalla raccolta Il Cimento dell’Armonia e dell’Invenzione. Ogni Concerto si divide in tre movimenti: un Allegro, un Adagio ed un Allegro, secondo uno schema che Vivaldi ha adottato per la maggior parte dei suoi Concerti. E' Musica a programma, ovvero musica a carattere descrittivo; ogni Stagione, infatti, è stata ispirata da un Sonetto poetico. Ve le presentiamo in antica versione “poetica” ed in moderna versione “illustrata”, realizzata dalla felice matita creativa della nostra Maria Antonietta Cafaro.

PRIMAVERA

Allegro. Giunt' è la Primavera e festosetti la salutan gli Augei con lieto canto e i fonti, allo spirar dei Zeffiretti, con dolce mormorio scorrono intanto. Vengon coprendo l'aer di nero amanto, e lampi e tuoni ad annunziarla eletti. Indi, tacendo questi, gli Augelletti tornan di nuovo al lor canoro incanto.

Adagio. E quindi sul fiorito ameno prato, al caro mormorio di fronde e piante, dorme il Caprar col fido cane à lato.

Allegro. Di pastoral zampogna al suon festante, danzan Ninfe e Pastori nel tetto amato, di Primavera all' apparir brillante.

ESTATE

Allegro. Sotto dura stagion dal Sole accesa, langue l'uomo, langue il gregge ed arde il pino; Scioglie il Cucco la voce, e tosto intesa canta la Tortorella e il Cardellino. Zèfiro dolce spira, ma contesa muove Bòrea improvviso al suo vicino; e piange il Pastorel, perché sospesa teme fiera burrasca, e il suo destino.

Adagio. Toglie alle membra lasse il suo riposo il timore dei Lampi, e tuoni fieri e di mosche e moscon lo stuol furioso.

Allegro. Ah, che purtroppo i suoi timor son veri! Tuona e fulmina il Ciel e grandinoso tronca il capo alle spighe e ai grani alteri.

AUTUNNO

Allegro. Celebra il Villanel con balli e canti del felice raccolto il bel piacere e, del liquor di Bacco accesi tanti, finiscono col sonno il lor godere

Adagio. Fa' che ognuno tralasci e balli e canti; l'aria che temperata dà piacere, e la stagion che invita tanti e tanti d' un dolcissimo sonno al bel godere.

Allegro. I cacciator alla nov'alba a caccia con corni, schioppi, e cani escono fuori. Fugge la belva, e seguono la traccia. Già sbigottita, e lassa al gran rumore de' schioppi e cani, ferita minaccia languida di fuggir, ma oppressa muore.

INVERNO

Allegro. Agghiacciato tremar tra nevi algenti al severo spirar d' orrido vento, correr battendo i piedi ogni momento, e pel soverchio gel batter i denti.

Adagio. Passar al foco i dì quieti e contenti, mentre la pioggia fuor bagna ben cento.

Allegro. Camminar sopra il ghiaccio, e a passo lento per timor di cader girsene intenti; gir forte, sdrucciolar, cader a terra; di nuovo ir sopra il giaccio e correr forte sin che il ghiaccio si rompe, e si disserra; sentir uscir dalle ferrate porte Scirocco, Borea, e tutti i Venti in guerra. Quest' é l’Inverno, ma tal che gioia apporta!

Maria Antonietta Cafaro, II G