14 gennaio 2010

J.S.Bach e la Musica Sacra

Johann Sebastian Bach nacque ad Eisenach in Turingia, nella Germania centrale, nel 1685, da un'antica famiglia di musicisti. Lavorò in varie città con incarichi sempre diversi: fu infatti violinista a Weimar, organista a Mühlhausen, Maestro di Corte a Köthen.
Sposò dapprima sua cugina Maria Barbara, poi Anna Magdalena, con la quale condivise gli ideali e la passione per la musica. Ebbe molti figli per i quali desiderava uno splendido futuro; si prodigò, così, per dar loro una buona istruzione e si trasferì nella più famosa Lipsia, dove ottenne l’incarico di Maestro di Cappella nella Thomaskirche. Qui si occupò di insegnamento e di Musica Sacra, che amò tanto perché rispecchiava il suo animo profondamente religioso; la sua musica divenne così un omaggio al Divino Creatore, un mezzo per parlare con Dio e per pregare. Si definiva “Maestro degli uomini ed umile Servitore del Signore”.
Morì il 28 luglio 1750 a Lipsia (nella foto una riproduzione dell'epoca con la Thomaskirche).



Ma cos’è la MUSICA SACRA?

La musica sacra è un lavoro dei tempi passati, utilizzata nelle chiese durante le Messe o altre celebrazioni religiose; se ne occupava il Maestro di Cappella, che la componeva e la eseguiva.
Le Cantate sacre accompagnavano i vari momenti delle cerimonie religiose (ingresso, offertorio, comunione, preghiera finale), le Messe comprendevano le parti cosiddette “fisse” della celebrazione: Kyrie Eleison, Gloria, Credo, Sanctus et Benedictus, Agnus Dei. Gli Oratori rappresentavano con musica e canto passi del Vangelo, come la Passione di Cristo o il Natale. La musica sacra è la musica più difficile da comporre perché è molto complessa. Soltanto i più grandi musicisti hanno saputo scriverla. E’ maestosa e solenne, con note gravi di organo che incutono terrore, quasi a voler manifestare la potenza di Dio, la lotta tra il bene ed il male, la collera divina. Magnifica se immaginata nelle grandi cattedrali antiche!
La composizione più famosa di Bach è la Toccata e Fuga in Re minore per organo (nella foto: l’organo di Bach a Lipsia). La Toccata è molto forte, con note profonde e cupe, a volte terrificanti! La Fuga, invece, presenta motivi musicali ritmati e veloci che si rincorrono, prima come se fossero in un "gruppetto" strumentale, poi con forza, creando un bellissimo effetto dinamico e polifonico, a tante voci.

Musica potente, scritta per un ambiente solenne.

A differenza del padre e della sua musica, Johann Christian Bach (1735-1782), nella foto, talentuoso figlio minore di J. Sebastian, dapprima organista nel Duomo di Milano poi Maestro della Corte inglese della regina Sofia Carlotta, compose Musica strumentale per pianoforte e Melodrammi di successo, in uno stile vivace, allegro e divertente, niente a che vedere con la severità dello stile paterno.
Ma ormai erano cambiati anche i tempi!

Luca Alfonso IIG