17 novembre 2017

Influenza di Mozart sulla musica di Beethoven

Nella storia musicale, l’opera di Beethoven rappresenta un momento di transizione: se le sue opere sono influenzate da Mozart, le opere mature sono ricche di innovazioni e hanno aperto la strada ai musicisti del secondo Romanticismo. Il fatto che Beethoven sia rimasto aderente alle forme e ai modelli del classicismo, nonostante il suo stile variegato e complesso, e che ha avuto una grande influenza sulla musica romantica, è un’innovazione veramente molto particolare e capace di suscitare interesse. Possiamo considerare la sua figura come “di transizione”: la sua opera contiene elementi romantici e classici allo stesso tempo. Notevole è, inoltre, l’uso di “motivi di base” che danno unitarietà alla sua opera.
Ascoltandone la musica, si nota la gran cura che il musicista dedicò all’orchestrazione. Negli sviluppi alcune associazioni cangianti di strumenti, in particolar modo al livello dei legni, permettono di “ illuminare” in maniera singolare i ritorni tematici. Possiamo anche notare che le variazioni di tono e di colore rinnovano il “discorso" musicale, pur conservando il riferimento ai temi della forma originaria. Infine, la cosa che va maggiormente apprezzata delle opere di Beethoven è la loro Forza Emozionante.
Quanto alle mie opinioni personali, la musica di Beethoven suscita in me una profonda inquietudine, tipica del Romanticismo. Suscita in me tante emozioni diverse, allo stesso tempo e frequentemente, e ascoltandola, mi sembra di “passare dall’Inferno al Paradiso” con una sola nota. Ciò fa capire quanto Beethoven, pur riprendendo Mozart per alcuni aspetti, sia un musicista unico nel suo genere e ritengo che i numerosi avvenimenti storici che hanno caratterizzato il suo tempo lo abbiano veramente ispirato in modo positivo, rendendo la sua musica pienamente magica e misteriosa allo stesso tempo.
La musica di Beethoven è stata fortemente influenzata da Mozart, ma occorre distinguere in questa influenza un aspetto estetico ed un aspetto formale. L’estetica mozartiana si manifesta principalmente nelle opere del “primo periodo”, con forme stereotipate. Ma già dall’inizio del nuovo secolo, il 1800, la musica di Beethoven cambia completamente, anche a causa della sua sordità. Paradossalmente gli anni in cui lo stato di salute del musicista andava via via peggiorando, sono stati anche quelli più prolifici. Ispirato dagli eventi storici che stavano sconvolgendo il mondo, Beethoven si dedicò alla composizione di opere “eroiche”, opere capaci di accendere l’animo dello spettatore, dove la maestosità e la struttura sinfonica rivoluzionarono per sempre il panorama musicale.
L’influenza di Mozart è stata, a mio parere, come una “spinta” per il musicista tedesco.
Mozart è stato per lui un maestro, nonché una grande ispirazione. Trovo veramente intrigante queste loro differenze e somiglianze e sono certa che se Mozart fosse stato pienamente contemporaneo a Beethoven, certamente insieme avrebbero avuto un successone. Se ci fosse stata una “collaborazione” fra loro, sarebbe venuto alla luce un nuovo stile musicale, che avrebbe ripreso le forme classiche e le forme romantiche allo stesso tempo. Anche se ciò non è accaduto, sono contenta di aver avuto la possibilità di esprimere un mio personale parere sul confronto fra due “grandi” della musica e ricavare dalle loro opere  (numerosissime) un significato più profondo ed intrigante.


Gaia Pascali, 3F