31 maggio 2009

IL LAGO DEI CIGNI di P.I.Cajkovskij


P.I.Cajkovskij, compositore russo, nasce nel 1840. Insegna in Conservatorio, viaggia per l’Europa ma poi ritorna a vivere nella sua amata campagna russa. Per nascondere la sua omosessualità, conduce una vita difficile e tormentata, alla quale porrà fine nel 1893, durante una terribile epidemia di colera, bevendo l’acqua inquinata del fiume Nèva.
Scrive Sinfonie sullo stile beethoveniano ma, a differenza del suo “maestro” tedesco, Cajkovskij non vince mai contro il proprio avverso destino.
Anche la sua musica ha una “doppia” natura: è dolcissima, fortemente passionale, ma anche tragica e sofferta.
Elaborando favole con melodie e danze dà vita al Balletto classico. Le sue storie più belle sono: La bella addormentata, Schiaccianoci e Il lago del cigni.
Vogliamo raccontarvi proprio questa storia, una storia di Amore e di Morte, come la vita del suo autore.


Atto 1°: Il principe Siegfried compie 21 anni. Si prepara una grande festa, durante la quale egli sceglierà la sua sposa. E’ l’alba. Il principe va a caccia sulla riva del lago, mentre in cielo compare uno stormo di bianchissimi cigni.
Atto 2°: Sulla acque del lago, dolcemente increspate, appare, meravigliosa, Odette, la regina dei cigni. Confida al giovane principe la triste storia della sua vita: trasformata in cigno dall’incantesimo del cattivo mago Rothbart, invidioso della sua bellezza, può riassumere il proprio aspetto umano solo di notte. Solo una promessa di amore eterno potrà rompere l’incantesimo. Siegfried, ammaliato, la invita alla festa di corte. Lì la sceglierà in sposa.
Atto 3°: Nella sala del castello hanno inizio i festeggiamenti e le danze. Appare un misterioso cavaliere accompagnato da una giovane vestita di nero: è il cattivo mago Rothbart e sua figlia Odile, nelle sembianze di Odette. Il principe le dà il benvenuto e le fa promessa di amore. Un violento tuono scuote la terra e la sala piomba nel buio. Il mago esulta: ha vinto! Il principe, resosi conto dell’inganno, fugge via alla ricerca della vera Odette.
Atto 4°: Siegfried raggiunge Odette sulla riva del lago. Lei è disperata per il crudele destino che l’attende. Danzando e piangendo si getta nel lago. Siegfried la segue.
Muoiono. Ma il loro amore vivrà in eterno.

Anna Maria Conticchio 3G
Francesca Santorsola 3G

29 maggio 2009

Mozart: musico o matematico?

Mozart, oltre che un genio della musica classica, era anche un matematico?
Componeva le sue Sinfonie con fantasia o con ordine numerico?
La risposta c’è.
Le componeva con un ordine numerico precisissimo, da vero genio della matematica, giocando con note e numeri: uno schema rigoroso, diviso in 4 Tempi, ognuno diviso in 3 parti, ognuna delle quali suddivise ancora in moduli tematici rigidi di 3 o di 4 battute, che non potevano in alcun modo essere invertiti o modificati, come fossero parti di un sistema matematico perfetto.
Ma entriamo nei dettagli, prendendo come esempio la Sinfonia n.40 K.550. E’ molto bella e sembra ricchissima di temi melodici; in realtà il modulo di riferimento dell’intera composizione è il tema iniziale, il cosiddetto Primo tema (20 battute in tempo a 4), con il suo disegno ritmico e melodico (3 note ribattute 3 volte, ed una scala discendente con 3 note ripetute 3 volte). Lo ritroviamo sempre, in tutti i 4 movimenti della Sinfonia, e sempre diverso. Mozart si diverte a ripeterlo, a modificarlo, a capovolgerlo, ad invertire le note. A volte semplicemente lo amplia arricchendolo con semplici scale o accordi.
Anche i temi degli altri movimenti sono strutturati secondo il disegno ritmico-melodico del Primo tema ma con una scrittura rigorosa, che procede per moduli di 3 o di 4 battute. Tutto è costruito con estrema abilità, come fosse una costruzione architettonica fondata su moduli e misure, come fosse un’espressione matematica fondata su formule ed algoritmi, ma con le note al posto dei numeri.
D’altronde se i grandi matematici erano anche musicisti, perché non … il contrario?
Federico Colasanto 2F
Edoardo Malpica Orabona 2F
(nella foto: Mozart e Einstein)

28 maggio 2009

La Donna guerriera


Die Walküre di Richard Wagner
Inviato speciale: Federica Rolli.

Giovedì 7 maggio 2009 sono andata ad assistere a Die Walküre di Richard Wagner presso lo Spazio 7 della Fiera del Levante, a Bari.
Nonostante il luogo inconsueto e le quattro ore di musica, la rappresentazione è stata fantastica, molto coinvolgente, accompagnata in modo mirabile dall’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, diretta per l'occasione dal maestro Stefan Anton Reck.
I cantanti, tutti bravissimi, cantavano in tedesco ma un display proiettava la traduzione per rendere più comprensibile la visione dell’opera.
E poi la grande suggestione della storia d’amore, delle donne guerriere con la loro famosa cavalcata, dei giochi di luci, del canto, della musica! Originalissima la regia, curata da Walter Pagliaro.
E’ stata la prima Opera a cui ho assistito e sono molto felice di aver iniziato il mio percorso lirico-teatrale proprio con una grande Opera di Wagner.
Alla prossima!
Federica Rolli, 2G