Il 27 ottobre 1991 un brutto incendio distruggeva il teatro. Oggi è stato ricostruito ma … cosa manca? Nel foyer siamo ancora accolti dalle statue di altri musicisti pugliesi: Giovanni Paisiello (di Taranto), Saverio Mercadante (di Altamura), Nicola De Giosa e Niccolò Piccinni (di Bari).
Ma quando entriamo in platea…dobbiamo lavorare un po’ di fantasia!
La grande cupola era tutta dipinta ad olio e rappresentava quattro scene di spettacoli di antichissima tradizione: Il carro di Tespi (inventore della tragedia), la Corsa romana, il Torneo medievale e la Corrida, divise tra loro da rami di palmizi (all’epoca molto di moda!)
Lo stesso pittore, il barese Raffaele Armenise, aveva dipinto ad olio anche il grande Sipario storico per ricordare un importante, antico evento cittadino: lo sbarco, nella Bari medievale, del doge veneziano Orseolo II che, nel 1002, con le sue navi aveva sconfitto i Saraceni.
Il tutto era poi arricchito dalle dorature di Emanuele Bonante, il fratello del mio trisnonno!
Alessio Bonante 3F