3 giugno 2017
Viaggio nei temi del Romanticismo
Emozione, passione, irrazionalità, ribellione: questi sono i pilastri su cui si fonda il Romanticismo, un movimento dalle mille sfaccettature che tra l’800 e il ‘900 ha rivoluzionato il modo di pensare di un’Europa illuminista troppo attaccata alle antiche tradizioni classiche.L’artista romantico non rispetta le regole imposte dalla società e vive secondo quello che è il suo pensiero, lasciandosi interamente trasportare dai propri sentimenti. E l’arte è per lui l’espressione della parte più vera e nascosta di sé.Innumerevoli sono i temi affrontati dal Romanticismo, ma i principali sono essenzialmente tre: l’amore profondo e passionale che sfugge alla ragione, la morte, vista come il passaggio verso un mondo più sereno, e la natura, bella e imprevedibile, che fa da sfondo ai sentimenti dell’artista.Che siano musica, poesia o pittura, Amore, Morte e Natura sono sempre saldamente incatenati fra loro.Il Viandante sul mare di nebbia, dipinto da Caspar David Friedrich, fissa in silenzio il panorama mozzafiato che lo circonda: l’uomo è innamorato di quel sublime spettacolo naturale e contempla l’Infinito, rappresentato dal mare di nebbia. Nel dipinto vi è però un senso di tristezza e inquietudine: la natura in tempesta non è altro che il suo travaglio interiore, mentre la solitudine lo invita a riflettere sui propri limiti dinnanzi alla maestosità della Natura.L’infinito e la natura sono temi molto cari al poeta italiano Giacomo Leopardi: costretto nella biblioteca paterna, il poeta osserva a bocca aperta il meraviglioso, ma limitato, ambiente che lo circonda e immagina mondi fantastici oltre quella siepe “malvagia” che ostacola la visione dell’orizzonte. La sua visione pessimistica della vita lo porta a rattristarsi e a pensare alla crudeltà della stessa natura: essa è matrigna ostile perché inganna i propri figli lasciando che essi si creino delle false illusioni che produrranno solo angoscia e disperazione. Leopardi, insomma, muore nell’anima perché ha perso ogni aspettativa nel futuro.Ne Il viaggio d’inverno Schubert ci racconta, invece, la sua storia, paragonata ad un viaggio in luoghi freddi e isolati nella presa di coscienza delle debolezze umane. L’uomo con l’organetto, scalzo nella neve, rappresenta la rassegnazione ad un mondo troppo ostile, e lo strumento che suona è l’allegoria stessa del tempo della vita, che gira senza sosta ripetendo la sua nenia.La natura descritta in maniera particolareggiata dai vari strumenti accompagna i sentimenti dell’essere umano. Così anche nei delicati Notturni di Chopin compaiono Amore e Natura: le note dedicate alla luna maestosa sono cariche di sogno, mistero, passione; non vogliono descrivere la notte ma, forse, solo darne l’impressione. Il tema della morte non viene invece affrontato, data probabilmente la paura che il pianista polacco nutriva per questa.Pascoli e D’Annunzio assumono una concezione diversa della morte che non è più vista come motivo di sofferenza, ma anzi come il momento in cui l’anima può finalmente riposarsi. La natura diventa invece pura bellezza: essa viene esaltata a tal punto da diventare la vera protagonista delle loro poesie. Per Beethoven la Natura è la massima espressione della perfezione di Dio. Sono invece assenti i temi di Amore e Morte: dopotutto il musicista non era in grado di amare a causa delle numerose sofferenze che la vita gli aveva recato, e provava affetto solo nei confronti del caro nipote Karl, che però lo tradì. Aveva, del resto, un animo troppo inquieto, impossibile da placare.Nelle opere di Verdi l’amore ha varie sfaccettature: Violetta muore sempre più innamorata della persona a cui aveva dovuto rinunciare per sempre. Quella di Rigoletto è una morte interiore, di disperata vendetta, perché la sua amata figlia, Gilda, è morta a causa del perfido Duca di Mantova. Il Trovatore si getta nel rogo per salvare sua la madre: un sacrificio patriottico nel simbolismo politico dell’opera.Con Wagner l’Amore diventa sublime e irrazionale. Tristan e Isolde sono così innamorati da trasformarsi in poesia: Isolde muore felice perché è consapevole di poter continuare a “vivere” con l’amato per l’eternità in un mondo dove le anime si disperdono libere. La Valchiria de L’Anello del Nibelungo muore, invece, in maniera eroica per non tradire il suo istinto di donna guerriera.Grandi temi che animano il Romanticismo per rendere universali i sentimenti più veri dell’essere umano.
Mariachiara Andreula, 3F