Mozart, oltre che un genio della musica classica, era anche un matematico?
Componeva le sue Sinfonie con fantasia o con ordine numerico?
La risposta c’è.
Componeva le sue Sinfonie con fantasia o con ordine numerico?
La risposta c’è.
Le componeva con un ordine numerico precisissimo, da vero genio della matematica, giocando con note e numeri: uno schema rigoroso, diviso in 4 Tempi, ognuno diviso in 3 parti, ognuna delle quali suddivise ancora in moduli tematici rigidi di 3 o di 4 battute, che non potevano in alcun modo essere invertiti o modificati, come fossero parti di un sistema matematico perfetto.
Ma entriamo nei dettagli, prendendo come esempio la Sinfonia n.40 K.550. E’ molto bella e sembra ricchissima di temi melodici; in realtà il modulo di riferimento dell’intera composizione è il tema iniziale, il cosiddetto Primo tema (20 battute in tempo a 4), con il suo disegno ritmico e melodico (3 note ribattute 3 volte, ed una scala discendente con 3 note ripetute 3 volte). Lo ritroviamo sempre, in tutti i 4 movimenti della Sinfonia, e sempre diverso. Mozart si diverte a ripeterlo, a modificarlo, a capovolgerlo, ad invertire le note. A volte semplicemente lo amplia arricchendolo con semplici scale o accordi.
Anche i temi degli altri movimenti sono strutturati secondo il disegno ritmico-melodico del Primo tema ma con una scrittura rigorosa, che procede per moduli di 3 o di 4 battute. Tutto è costruito con estrema abilità, come fosse una costruzione architettonica fondata su moduli e misure, come fosse un’espressione matematica fondata su formule ed algoritmi, ma con le note al posto dei numeri.
D’altronde se i grandi matematici erano anche musicisti, perché non … il contrario?
Ma entriamo nei dettagli, prendendo come esempio la Sinfonia n.40 K.550. E’ molto bella e sembra ricchissima di temi melodici; in realtà il modulo di riferimento dell’intera composizione è il tema iniziale, il cosiddetto Primo tema (20 battute in tempo a 4), con il suo disegno ritmico e melodico (3 note ribattute 3 volte, ed una scala discendente con 3 note ripetute 3 volte). Lo ritroviamo sempre, in tutti i 4 movimenti della Sinfonia, e sempre diverso. Mozart si diverte a ripeterlo, a modificarlo, a capovolgerlo, ad invertire le note. A volte semplicemente lo amplia arricchendolo con semplici scale o accordi.
Anche i temi degli altri movimenti sono strutturati secondo il disegno ritmico-melodico del Primo tema ma con una scrittura rigorosa, che procede per moduli di 3 o di 4 battute. Tutto è costruito con estrema abilità, come fosse una costruzione architettonica fondata su moduli e misure, come fosse un’espressione matematica fondata su formule ed algoritmi, ma con le note al posto dei numeri.
D’altronde se i grandi matematici erano anche musicisti, perché non … il contrario?
Federico Colasanto 2F
Edoardo Malpica Orabona 2F
(nella foto: Mozart e Einstein)