Il Romanticismo è una corrente artistica che tocca
tutti gli aspetti dell’arte. Riguarda infatti la musica, la letteratura e la
pittura. I temi di questa corrente, nata agli albori dell’Ottocento, sono: la
ricerca di Dio, l’amore per gli altri e per la patria, la ricerca di se stessi,
la vita e la morte, la solitudine. Nel romanticismo muta la visione della
natura che è portatrice e specchio dell’anima del compositore o del poeta. Il Romanticismo
è un movimento nato per rompere con la tendenza del Classicismo a rispettare la
perfezione greca e latina.
I maggiori esponenti della corrente romantica in
musica sono Beethoven e Schubert, seppur lo trattano in modo molto differente. Beethoven ha una
visione del mondo più cupa, dura; le sue opere sono pervase da un senso di
rabbia e da una voglia di riscatto, come si nota nella Quinta sinfonia Del destino, dove egli sfoga la sua
rabbia, perché impotente contro il destino, che lo ha reso sordo. Eppure
l’opera non si conclude con la vittoria del destino, bensì vince l’uomo che,
reagendo, sconfigge ogni avversità.
Agli ideali quasi rivoltosi e sicuramente accesi di
Beethoven si contrappone Schubert. Nelle sue opere i sentimenti prevalenti sono
l’angoscia, la tristezza e la mesta accettazione delle sventure della
vita. Le opere di Schubert, ed in
particolare i Lieder, si distinguono
perché la malinconia è presente ma non traspare dal testo: è una sensazione
profonda e la si nota sia nel contesto poetico che nell’accompagnamento
musicale ma solo dopo un’attenta analisi delle parole e della loro collocazione.
Schubert, in particolare negli ultimi Lieder, nei quali descrive la ricerca di
se stesso compiuta da un viandante, ci trasmette un senso di profonda
tristezza, contrapposto alla poca speranza che alberga nel cuore e che, a poco a poco, va affievolendosi.
Merita un appunto anche Novalis con i suoi Inni alla notte, pubblicati sull’Athenaeum. In queste poesie, edite esattamente nel 1800, descrive
una notte “diversa” che è madre giovane e
gentile. Egli scrive come sia, per lui, un dispiacere il giorno, che
ritiene gramo, e come sia magnifica la notte ed il congedo del sole. Spera
infatti di consumare il suo corpo per unirsi
spiritualmente con la notte.
Marco Tenerelli, 3 F