22 febbraio 2016

Libiam ne' lieti calici...


 Libiam ne' lieti calici
che la bellezza infiora,
e la fuggevol ora
s'inebri a voluttà.

Questo brindisi a ritmo di valzer ci riporta al capolavoro verdiano: La Traviata. 
Conosciamo tutti l'immortale storia d'amore tra la bellissima e infelice Violetta e il complesso e raffinato Alfredo ma vederla in diretta dal Royal Opera House di Londra è tutta un'altra cosa! Ne ho viste tante di opere ma questa, in particolare, mi ha coinvolto anche dal punto di vista emotivo. Violetta, donna "traviata", pur rappresentando la negazione dell'amore, ama veramente. La forza dell'opera è completamente concentrata sull'amore. Quell'amore che lei chiama: Gioia ch'io non conobbi, essere amata amando. Quell'amore che nel finale tipicamente "verdiano" fa sperare nel miracolo quando la giovane, proprio nel momento in cui dice di sentirsi meglio, in realtà muore.

Mario Infantino, 3F