19 marzo 2016

La "serva padrona" di G.B.Pergolesi

La serva padrona, l'intermezzo comico in due parti scritto nel 1733 da Giovanni Battista Pergolesi (nella foto) per il teatro di Napoli, segna l'inizio dell'opera comica. Ne parliamo con Roberta e Santos. 
I personaggi sono solo tre:
Serpina
Serpina è il personaggio principale dell’opera ed ha un ruolo centrale al suo interno: rende l’opera più divertente creando situazioni esilaranti e facendo ridere in maniera raffinata il pubblico. La ragazza, sin dall’inizio dell’opera, crea scompiglio nella piccola dimora, dando al povero Uberto tanti crucci e pensieri. Egli pensa che sia viziata e pretenziosa e, per “educarla”, la tratta in malo modo, senza capire che in realtà lei vuole unicamente attrarlo a sé per poi sposarlo ed ereditare i suoi possedimenti. Offesa dal rifiuto del padrone si accorda con Vespone al fine di farsi sposare. Serpina ha un atteggiamento arrogante, paragonabile a quello di un furfante, ma che alla fine scopriamo essere leale e furbo.
Uberto
Uberto è un ricco nobile ormai vecchio che vive con la sua badante, Serpina, furba e disobbediente. Ha un atteggiamento ingenuo, che esce allo scoperto ogniqualvolta deve sborsare denaro. È proprio questo suo carattere che lo farà incappare in un imbroglio, finendo per donare tutti i suoi beni a Serpina.
Vespone
Vespone è un servitore di Uberto che rende l’opera buffa a causa della sua goffaggine, ma contemporaneamente rende l’idea dei maltrattamenti subiti dai servi a quei tempi. Pur essendo molto simpatico, anch’egli nasconde un lato “oscuro”, che ci rivela alleandosi con Serpina in cambio di una piccola porzione della sua eredità.
Roberta Schiraldi, 2 F

La trama:
Uberto, padrone di casa, ha al suo servizio Vespone, che si occupa dei lavori domestici. Il signore, però, è vecchio e debole; così, bisognoso di un ulteriore aiuto, decide di assumere Serpina, una serva viziata che pretende di decidere per conto suo di cosa occuparsi senza ascoltare gli ordini del suo padrone e che chiede rispetto e ubbidienza da lui! È molto testarda e il suo più grande desiderio è sposarsi con un uomo ricco per vivere una vita da signora, non più da serva; così, astuta, propone ripetutamente ed insistentemente a Uberto di sposarla ma questi, pur essendo affezionato a lei, la rifiuta.
Serpina, indignata, escogita un piano arguto: traveste Vespone da Capitan Tempesta, uomo violento e sempre in collera, il quale richiede una cospicua dote. Serpina, dal canto suo, recita la parte della donna sottomessa e intimorita, nel tentativo di muovere a compassione il padrone. Capitan Tempesta, fino ad allora muto, comincia a minacciare ferocemente Uberto che, spaventato, chiama a gran voce Vespone per essere difeso. Questi però non arriverà mai! Uberto allora, triste per il tetro destino di Serpina, decide di sposarla.
Dopo la promessa, la donna rivela allo sposo il tiro mancino che gli ha giocato. Uberto ormai non può più tirarsi indietro: tutto sommato è innamorato di Serpina e del suo carattere smorfioso. Così Serpina realizza il suo sogno ma Uberto... dovrà ancora a lungo sopportare i suoi capricci!
Immagino Serpina come una ragazza bassa e minuta, dai capelli lunghi e neri e gli occhi marroni. Il suo carattere è forte e determinato, astuto e testardo, nessuno può  farle cambiare idea. È molto intelligente ed ottiene sempre ciò che vuole grazie a tanti sotterfugi. È convinta dei suoi valori e delle sue idee, battendosi per loro; infatti, pur appartenendo al ceto umile, ritiene indispensabile che anche il suo padrone la rispetti.
Santos Torelli, 2 F