4 dicembre 2009

CARMEN... tra Bizet e Sarasate

Spagna ottocentesca … una regione quasi esotica, lontana dal resto dell’Europa, che ha sviluppato un proprio folklore basato sulla tradizione antica delle danze popolari. La città più caratteristica: Siviglia, dove è ambientata l’opera lirica Carmen di Georges Bizet … e non solo! Volete conoscerne la trama? E’ un po’ forte!
Carmen, una gitana bella e ribelle, arrestata per rissa, seduce Don Josè, il capo delle guardie, con un fiore ed una ammaliante Habanera. Ricercati, i due fuggono insieme tra i monti e trovano rifugio presso i contrabbandieri. Ma un bel giorno compare Escamillo, il coraggioso torero. Carmen si innamora di lui e senza pietà abbandona Don Josè, ormai fuorilegge per colpa di lei. L’ultimo atto è agghiacciante: a Siviglia, durante la corrida, Don Josè, disperato, supplica Carmen di ritornare con lui e, al suo rifiuto, la uccide mentre la folla, dalla Plaza de toros, urla acclamando la vittoria di Escamillo.
Per il cruento finale, l’opera Carmen non piacque affatto al pubblico di allora e questo fece molto soffrire Bizet, che morì solo tre mesi dopo la prima rappresentazione, avvenuta a Parigi il 3 marzo 1875. La sua musica, però, brillante, vivace, molto ritmata, piena di vita e di colore spagnolo, ricca di originali “contaminazioni” arabe e gitane, ricomincerà a vivere nei virtuosismi violinistici della Carmen Fantasy di Pablo de Sarasate (1844-1908), il più grande violinista spagnolo. Così tra glissandi, flautati, staccati, balzati, legati, pizzicati, suoni rapidi cromatici, doppi, tripli e quadrupli, riprenderanno vita le sue più belle melodie come la danza del fiore, habanera, la sfilata del toreador, la danza gitana.
Pierluigi Abrescia II G
Alfredo Barra IIG
Nella foto: il compositore Georges Bizet (1838 - 1875)