19 febbraio 2018

Romanticismo a confronto

In diverse discipline scolastiche ho potuto trattare l’argomento del Romanticismo, ma credo che aver avuto la possibilità di farne un “quadro generale” sia stata una strategia efficace per farmi comprendere la fondamentale influenza che tale movimento culturale ha avuto sul pensiero umano.
Gli uomini hanno iniziato ad aprire gli occhi, a dare finalmente importanza alla storia, a lottare per poter affermare i propri ideali. Questo, infatti, è il vero cammino che ognuno di noi dovrebbe affrontare per poter arrivare in alto, per sentirsi al centro dell’Universo. Ho capito che ogni artista è riuscito ad esprimersi tramite la rappresentazione di paesaggi capaci di far intuire il tormentato travaglio interiore dell’essere umano. Gli artisti, i pittori, sono riusciti a raffigurare le vicende storiche che segnarono il Romanticismo, conservandone gli ideali, i valori che si volevano affermare e proclamare.
Ho conosciuto poeti, tanto coraggiosi quanto tormentati, che hanno trovato “rifugio” nella loro opera. Scontento del mondo che lo circonda, il poeta romantico cerca consolazione nel sogno e nelle fantasie, si sente eroicamente solo ed infelice. Tuttavia, dalle poesie che ho avuto modo di trattare, ho notato che egli non si lascia mai travolgere del tutto dalla tristezza e dalla disperazione, poiché capace di rendere universale il proprio dolore e di divenire portatore di forti sentimenti e di grandi ideali collettivi.
Ho approfondito anche la musica che ha caratterizzato questo movimento culturale, trovandola unica, capace di farci percepire l’animo del musicista e, di conseguenza, di farci provare sensazioni particolari, indescrivibili, perché, così come tutti gli artisti e i poeti di questo periodo, i musicisti romantici sono riusciti a mantenere vive le proprie emozioni, rendendole attuali.

Gaia Pascali, 3F

Penso che, seppur i poeti si innamorino delle parole, i pittori dei colori e i musicisti della musica, essi abbiano molte somiglianze e punti in comune.
Nella musica violenta e impulsiva, ma talvolta triste e colma di rassegnazione di Beethoven, io vedo il pittore Friedrich, con il suo modo di dipingere paesaggi e situazioni estreme, con l’immaginazione di cosa c’è “al di là” di quanto ci è permesso vedere. Vedo gli stessi sentimenti altalenanti della rabbia, espressa con i toni scuri delle montagne o con violenti timbri sonori, e della pace, costituita da morbidi colori e da delicati “tocchi” sulle corde degli strumenti. Percepisco un filo invisibile che li lega, proprio come quello che lega il famoso musicista romantico a uno dei maggiori esponenti della lirica: Ugo Foscolo. Foscolo infatti, proprio come Beethoven, esprime in modo particolare i suoi sentimenti, nascosti nella semplicità della vita quotidiana, liberi quando ha in mano carta e penna. Artisti che hanno un modo molto diverso di scrivere, comporre e agire rispetto a Chopin e Leopardi, che sembrano avere quasi la stessa anima. Chopin si approccia tanto delicatamente alla musica quanto Leopardi alla poesia; sono tanto raffinati e ti parlano dolcemente, quasi cantandoti una melodia. Penso non ci sia modo più bello per conquistare una persona.

Sara Stornelli 3F