5 dicembre 2013

Musica sul Tamigi alla corte del re Giorgio

La corte dei reali di Londra fu una delle tante corti europee che volle imitare i fasti di Versailles a cominciare dalla musica sull’acqua, quando gruppi di strumenti venivano posti in grandi barche sul fiume Tamigi. Molte musiche per quella corte furono scritte da Georg Friedrich Haendel, musicista tedesco dal vistoso parruccone, che per re Giorgio lavorò a lungo. La Musica sull’acqua di Haendel, nella quale abbiamo distinto archi, ottoni e clavicembalo, è ritmata, allegra nel flusso continuo delle note e squillante, grazie al suono degli ottoni, di gran moda già dal barocco francese di Lully. Haendel però, a differenza di Lully, seppe creare armonie più complicate.

Nel 1748, per festeggiare la pace di Aquisgrana che poneva fine a otto anni di guerre, Haendel compose in grande allegria la Musica per i reali fuochi d’artificio. E’ una suite composta da molti brani, che dovevano essere suonati all’aperto. Anche qui Haendel dispose l’orchestra in barche sul Tamigi per ottenere, nel dialogo degli strumenti, un effetto di eco (per esempio, suonano gli ottoni e rispondono i violini...). L’inizio è brillante, quasi comico, ma poi la musica diventa sempre più forte e ritmata. Vengono valorizzate le percussioni che danno l’avvio ai fuochi: botti e tamburi, luci e tanta allegria... e non possono mancare i minuetti. Momenti eleganti si alternano a ritmi forti ma la musica non esprime nulla. E’ stata creata per intrattenere i cittadini, è vigorosa ma fredda, a differenza della musica di Antonio Vivaldi, contemporaneo di Haendel, che invece riesce ad esprimere stati d’animo ed emozioni.
Donato Bruno, 2G
Federica Schirone, 2G