La spada di Gino
In un mondo incantato c’era uno gnomo giallo di nome
Gino.
Un giorno trovò una spada magica che
poteva suonare come un’orchestra. Così decise di partire per sconfiggere la
strega che viveva oltre le terre dei Lego.
Lungo il suo cammino incontrò un robot
di nome Megatron, con cui si alleò per sconfiggere la strega maligna. Entrando
nella sua fortezza la trovarono intenta a restaurare la sua scopa, ma appena li
vide fuggì in fretta attorniata da note basse. Ma Gino, usando la spada magica,
riuscì ad intrappolare la strega.
Da quel giorno non avrebbe più
infastidito gli abitanti delle terre dei Lego con le sue note basse e stonate.
Tutti avrebbero sentito solo le dolci note della spada magica di Gino.
Giuseppe Gargano, 1F
SILFIDI E BISCOTTI DI MARZAPANE
E’ iniziata la primavera: le Silfidi
danzano allegre e cantano con tutto il fiato che hanno in gola; iniziano a
sbocciare i primi fiorellini e le creaturine raccolgono il miele. L’atmosfera è
festosa e sembra che nulla possa andare storto: compaiono arcobaleni ovunque
nel cielo azzurro e le Silfidi si divertono a saltare sulle morbide nuvole come
zucchero filato. Ovviamente non mancano le prelibatezze preparate dalla Silfide
più anziana, Nonna Fatima: come tutte le nonne, cucina tanto buon cibo e la sua
passione più grande è preparare biscotti e cioccolata calda alle nipotine
quando vuole farle contente. Alla festa accorrono anche gli unicorni
arcobaleno: ogni anno, quando inizia la bella stagione, gli unicorni portano
dei doni ai bambini. Regalano tanti cuccioli di pandacorni tenerissimi: le
Silfidi farebbero di tutto pur di averne uno…
Dopo la festa giunge il momento di
andare a trovare un albero davvero speciale, il Grande Albero. Potrebbe
sembrare un albero come tutti gli altri, ma in realtà ha un grande potere: sparge,
infatti, polvere fatata sulle belle Silfidi ogniqualvolta cambia la stagione. Purtroppo,
non appena le creaturine giungono sul prato, ricevono una sgradevole sorpresa. Il
Grande Albero è scomparso! Per le fatine è una tragedia perché, senza la
polvere magica, non possono più fare alcun incantesimo. Possono ipotizzare solo
una cosa: l’albero è stato rubato! Ma chi può essere stato così crudele da
rubare una cosa per loro tanto importante? Si interrogano a lungo ma non riescono
ad individuare proprio nessuno. Decidono, dunque, di rivolgersi al Vecchio
Saggio perché lui sa sempre ogni cosa. Egli rivela che l’amato albero è stato
portato via dai Biscotti di Marzapane, da sempre rivali delle Silfidi.
Corrono e volano subito alla ricerca di
quei furbetti, sperando di trovare un accordo. I Biscotti ammettono di aver
preso l’albero, ma che non hanno alcuna intenzione di restituirlo. C’è un buon
motivo, o, almeno, buono per loro: muoiono dall’invidia! Spiegano che sono
stanchi di non essere amati e desiderati come le dolci Silfidi: vorrebbero
anche loro far felici gli abitanti del bosco.
Le fatine propongono di condividere i
poteri affinché anche i Biscotti possano far magie ed essere cercati.
Quest’accordo riappacifica tutti. L’albero viene rimesso al suo posto, al
centro del prato e Silfidi e Biscotti diventano ottimi amici. Insieme
festeggiano l’arrivo della primavera e tutti insieme gustano le prelibatezze di
Nonna Fatima.
Gaia Pascali, 1F
FINCS E LE SUE AMICHE FATINE
C’era una volta, in una terra lontana,
un piccolo hobbit di nome Fincs.
Fincs amava passeggiare assieme alle
fate, piccole e svolazzanti creature del bosco; camminava e poi camminava, e con loro
giocherellava.
Purtroppo, in una giornata di
primavera, nonostante le avesse a lungo chiamate, non riuscì più a trovare le
piccole amiche dalle ali luccicanti.
Mentre passeggiava vicino al lago, con
le braccia penzolanti e le guancette bagnate di lacrime, si accorse che l’acqua
vibrava e che sul suo fondo si andava espandendo un leggero luccichio… Saltò
fuori dall’acqua Giada, fata dell’acqua e piccola regina, che lo abbracciò
forte e lo fece girare e girare, perché era troppo felice di aver ritrovato il
suo amico. Gli donò una bella conchiglia con cui avrebbe sempre potuto chiamare
le fate.
Fincs, allegro e saltellante, tornò a
casa e decise di invitare le care fatine per festeggiare la loro amicizia, che
pensava sarebbe durata per sempre; le creature svolazzanti, in cambio, gli donarono l’immortalità, affinché
potessero stare insieme per sempre nei boschi della Scozia Incantata, della cui esistenza nessuno era a conoscenza.
Cecilia De Benedictis, 1F