26 marzo 2009

Largo al Factotum della città!

Non avrei mai pensato di rimanere affascinato da uno dei personaggi di un’opera scritta nel 1816, un’epoca così lontana da quella in cui vivo, ma è proprio ciò che è accaduto!
In classe abbiamo ascoltato la cavatina “Largo al Factotum della città", tratta da “Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini. Il protagonista (il barbiere FIGARO) mi è sembrato un personaggio “alternativo” ed è proprio per questo che ve ne vorrei parlare.
Orgoglioso e molto soddisfatto del suo lavoro, è intraprendente e ama molto il ruolo che ricopre di “Factotum ruffiano”, poiché riesce sempre a sapere gli avvenimenti, le tresche e gli intrighi che avvengono nella città. I suoi servigi sono richiesti da tutti e per questo Figaro diventa vanitoso e megalomane. Dopo qualche battuta introduttiva eseguita dall’orchestra, entra spavaldamente in scena per cantare la sua “cavatina” allegra, veloce, dinamica, direi quasi “magistrale”. In alcuni punti ritroviamo i crescendo tipici di Rossini: battute in cui aumenta gradatamente la forza del suono fino a coinvolgere tutta l’orchestra. La spavalderia di Figaro quasi infastidisce.
Simpatico? Scherzoso? Odioso? Vanesio?
Ascoltate, giudicate e……..fateci sapere!
Buon divertimento!
Shain Azadi 3E