
In classe abbiamo ascoltato la cavatina “Largo al Factotum della città", tratta da “Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini. Il protagonista (il barbiere FIGARO) mi è sembrato un personaggio “alternativo” ed è proprio per questo che ve ne vorrei parlare.
Orgoglioso e molto soddisfatto del suo lavoro, è intraprendente e ama molto il ruolo che ricopre di “Factotum ruffiano”, poiché riesce sempre a sapere gli avvenimenti, le tresche e gli intrighi che avvengono nella città. I suoi servigi sono richiesti da tutti e per questo Figaro diventa vanitoso e megalomane. Dopo qualche battuta introduttiva eseguita dall’orchestra, entra spavaldamente in scena per cantare la sua “cavatina” allegra, veloce, dinamica, direi quasi “magistrale”. In alcuni punti ritroviamo i crescendo tipici di Rossini: battute in cui aumenta gradatamente la forza del suono fino a coinvolgere tutta l’orchestra. La spavalderia di Figaro quasi infastidisce.
Simpatico? Scherzoso? Odioso? Vanesio?
Ascoltate, giudicate e……..fateci sapere!
Buon divertimento!
Ascoltate, giudicate e……..fateci sapere!
Buon divertimento!