17 marzo 2009

Maestro Mozart, un'intervista?


Beh, dopo il successo del “Don Giovanni” bisogna intervistare l’autore. Inviamo a Vienna Sebastiano Chieppa, il nostro elemento più … austriaco.
Mi raccomando, eleganza nei modi … come sempre!

Guten Morgen, Maestro Mozart. Vengo da molto lontano! Posso intervistarla? Grazie!
Ci racconti dov’è nato, la sua città, la sua infanzia.
Sono nato a Salisburgo, una città piccola ma graziosa. L’unico problema era la nebbia ed il freddo, niente a che vedere con il caldo, il sole, il mare dell’Italia. Per quel che riguarda il mio passato posso dire di aver trascorso un’infanzia felice, anche piuttosto movimentata. Ho viaggiato tanto, con mio padre ho visitato le più grandi e fastose corti europee: un’esperienza davvero magnifica. Mi ricordo che nobili e sovrani, dopo le mie esibizioni al clavicembalo ed al violino, mi applaudivano e mi dicevano di essere un piccolo genio della musica. Ricevevo gioielli e ricchi oggetti, ma poco denaro.
Si ricorda qualche esperienza in particolare?
Sì, ricordo con molto imbarazzo di essere saltato, quando ero piccolo, addosso all’Imperatrice d’Austria …una donna bellissima!
Che rapporto aveva con l’Arcivescovo di Salisburgo?
Un pessimo rapporto: lo odiavo! E quando tornai dal viaggio in Italia mi licenziò … per mia fortuna!
Le piace l’Italia?
Sì, amo molto l’Italia anche perché in questo magnifico Paese ho conosciuto il pianoforte, che prediligo fra tutti gli strumenti musicali, e il Teatro.
Si ritiene un grande compositore?
Modestia a parte, sì, mi ritengo un bravo musicista anche se il pubblico conosce solo un terzo delle mie opere.
Ha degli amici che le stanno a cuore?
Sì. Il mio più grande amico è quel simpaticone di Schikaneder. Non a caso interpreterà Papageno nel mio Flauto magico.
Quali sono i suoi nemici?
Non ho nessun nemico, ma parecchie persone mi detestano come quel vecchio matto di Antonio Salieri. Scommetto che non vede l’ora che io muoia. Sarebbe capace perfino di avvelenarmi!
Quale è stato il suo primo amore?
Mia cognata, Aloysia Weber: bella donna, bella voce! Fu il mio primo grande amore ma quando chiesi di sposarla mi rifiutò. Ho sofferto molto ma poi incontrai sua sorella Costanza e decisi di sposare lei. Ora sono felice, ho due figli stupendi, anche se stonati come due campane.
Rimpiange qualcosa?
Sì, rimpiango purtroppo di non aver trascorso molto tempo con mio padre Leopold. Non sono stato un bravo figlio: lo abbandonai credendo di essere più bravo di lui come musicista e così non ci siamo più visti per molto tempo. Solo quando è morto mi sono accorto del mio errore ed ora, se potessi ritornare indietro, passerei con lui molto più tempo.
Secondo lei, chi sarà il suo degno erede?
Qualche tempo fa’ ho incontrato un giovane tedesco di nome Ludwig van Beethoven. Mi ha chiesto di esprimere un parere sulla sua musica. E’ sorprendente ed ha del talento nascosto. L’ho invitato a venire a Vienna ma dubito che verrà. Credo che questo giovane promettente farà parlare di sé il mondo.

Sebastiano Chieppa 3G