E prima? Non ci crederete, ma si dirigeva con un bastone, battuto sonoramente in terra!
Che musica, ragazzi, che ritmo!!!
Ma ci fu anche qualche vittima!
Ma ci fu anche qualche vittima!
Nel 1687 Giovanni Battista Lulli (nella foto), valente musicista fiorentino, maestro di corte del Re Sole a Versailles (oggi lo chiamiamo Lullì, alla francese) mentre dirigeva un solenne Te Deum per la guarigione del suo re, nel dare un attacco deciso su un “fortissimo” orchestrale si diede una altrettanto decisa mazzata sul piede. Prima vide roteare le stelle, poi, per la grave ferita, morì.
Tutti matti questi antichi!
Tutti matti questi antichi!
A proposito: guardando i “look” di Vivaldi e di Lulli, viene spontaneo pensare anche alla creatività dei loro barbieri. Che arte! Che talento! E che bel daffare! Qualche barbiere diventò anche famoso, tanto da ispirare opere teatrali (comiche naturalmente!).
Uno per tutti? Figaro, il “barbiere di Siviglia”.